In italiano: Cristo, il Principio del creato – IV parte

Cristo, il Principio del creato – IV parte

P. Maximilian M. Dean, FI

“In principio: id quod et loquor vobis!”

(Gv 8,25)[1]

L’Evangelista racconta che Gesù, dopo aver perdonato la donna sorpresa in adulterio, dette testimonianza di Se stesso. Arrivò a dire loro: “se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati”, (Gv 8,24). A ciò i farisei vollero controbattere chiedendo: “Tu chi sei?”. Rispose loro: [Io sono…] “in principio, che vi sta parlando!” (Gv 8,25). Per l’orecchio moderno questa risposta potrebbe sembrare un po’ strana. “Io Sono… in principio”. Ma così si legge sia in latino (ego sum… in principio) che in greco (tèn archèn) e purtroppo le traduzioni moderne la tradiscono interamente[2]. La Sua risposta è una profonda e misteriosa rivelazione di Sé che non ha uguale.

Agostino nel commentarla dice: “Rispondevano… ‘Tu chi sei?’ Dicendo infatti: ‘Se non credete che Io Sono, non hai aggiunto chi sei. Devi dirci chi sei, se vuoi che crediamo… ‘Io Sono’, dice, ‘il Principio che anche parlo con voi’. Credete che Io sono il Principio, se non volete morire nei vostri peccati”[3]. E il Serafico Dottore afferma: “Prima di tutto Egli è Creatore, per cui Gesù chiama Se stesso: il Principio, ossia Io sono il Principio creante; da Lui tutte le cose hanno ricevuto l’essere, come si è detto nel primo capitolo: ‘In principio era il Verbo’, cui segue: ‘Ogni cosa è stata fatta per Lui’.[4]

Ecco, allora, che Gesù stesso sostenne d’essere il Principio creante e ci consegnò la chiave per capire il senso più autentico e profondo del Prologo: Io, il Verbo fatto carne che parlo con voi, sono il Principio in cui tutto è stato creato.

Agostino infatti afferma: “Il mondo fu creato prima dell’uomo, e quindi l’uomo fa parte del mondo. Ma Cristo era prima e il mondo è venuto dopo. Cristo era prima del mondo, ma prima di Cristo non c’era niente, perché ‘in principio era il Verbo’; e ‘tutte le cose sono state create per mezzo di Lui’ (Gv 1,1.3)”[5].

Per gli ebrei, Gesù stava pretendendo un grande atto di fede perché non parlava loro soltanto astrattamente in modo metafisico, piuttosto collegò Se stesso in concreto con le prime parole delle loro Scritture che iniziano: “In principio Dio creò”. Che Gesù si riferisse al primo passo della Genesi si può ben confermare da altri passi del Vangelo quando, ad esempio, disse: “Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che Mi rendono testimonianza… Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a Me; perché di Me egli ha scritto” (Gv 5,39.46). E sulla via di Emmaus San Luca ci racconta: “E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a Lui” (Lc 24,27).

Le parole di Cristo narrateci nel Salmo 39 meritano la nostra riflessione. Il Messia dice: “In capite libri scriptum est di me”, ossia “nel capo del libro è scritto di Me” (v.8). Il “capo del libro” vuol dire l’inizio del Pentateuco dove si legge “In principio Dio creò”. E così, secondo il Salmo e l’interpretazione di ciò nella Scrittura stessa[6], Cristo disse che le prime righe della Genesi parlavano proprio di Lui[7].

Continua…

 


[1] Cfr. P. Ruggero Rosini, op. cit., pp. 112-117.

[2] L’unica eccezione che ho trovato io è l’antica traduzione inglese del Duay-Rheims : Jesus said to them, “The beginning: who also speak to you”.

[3] Agostino, op. cit., 38, n.11 (p.646-647); cfr. anche De civitate Dei, XI, n.32 (PL 41, 345).

[4] Bonaventura, op. cit., I, VIII, n.35 (p.401).

[5] Agostino, op. cit., 38, n.4 (p.639).

[6] Che queste sono le parole di Cristo non c’è dubbio perché viene confermato dallo Spirito Santo stesso nella Lettera agli Ebrei 10,5-10.

[7] Cfr. Jerome (pseudo), Brevarium in Psalmos, 39 (PL 26, 1002): Caput libri V. T. tale sumit exordium ‘In principio fecit…’ (Gn 1,1), id est in Christo Domino”.